.png)
Da infermiera in Italia a Bruxelles: il percorso di Luisa
Trasferirsi all’estero per lavoro è una scelta che porta con sé emozioni contrastanti: entusiasmo, curiosità, ma anche dubbi e paure. Luisa, infermiera italiana, ha deciso di intraprendere questo percorso scegliendo Bruxelles come nuova casa e in questa intervista, ci racconta il suo percorso, le sfide affrontate e le soddisfazioni di vivere e lavorare all’estero.
Cosa ti ha spinto a scegliere di lavorare come infermiera in Belgio? Sei felice della tua scelta?
"Onestamente è stata una scelta fortuita, avevo in mente da tempo di trasferirmi all’estero e stavo valutando diversi Paesi quando mi è stata presentata questa offerta di lavoro. Sono molto soddisfatta della mia scelta"
Raccontaci un po’ del tuo lavoro, del tuo percorso professionale e della città in cui vivi.
"Io sono un’infermiera di sala operatoria. Il mio lavoro consiste nella preparazione della sala operatoria e dello strumentario chirurgico, nell’assistere l’anestesista durante l’intubazione e nell’assistere anestesista e chirurgo durante l’effettuazione della posizione del paziente sul tavolo operatorio. Sono stata molto colpita dall’ambiente che ho trovato al mio arrivo nel blocco operatorio. Tutto il personale è stato estremamente accogliente e gentile. Durante il primissimo periodo di formazione i miei superiori hanno cercato, nel limite del possibile, di affiancarmi a persone che parlavano la mia lingua madre in modo tale da aiutarmi nella comprensione delle procedure e dei vari compiti da svolgere.
Un ringraziamento sincero lo vorrei rivolgere ai miei colleghi. Sono stati di una gentilezza e di un’accoglienza impressionante. Mi hanno aiutata non solo nell’ambito lavorativo ma anche per questioni riguardanti la vita burocratica di tutti i giorni, come la scelta del medico di base e la richiesta del permesso di soggiorno.
Per quanto riguarda la città, posso dire che, come tutte le grandi metropoli, ha i suoi pro e i suoi contro. Ciò che mi ha colpita è il fatto che sia estremamente accogliente: non importa quali origini tu abbia, verrai sempre accolto con calore. A Bruxelles convivono tante culture differenti, tutte unite dal rispetto reciproco. È una società che all’apparenza può sembrare fredda, ma in grado di sorprenderti con un calore inaspettato."
Qual è stata la sfida più grande da affrontare?
"Quando si decide di cambiare Paese non c’è una singola sfida da affrontare, ma diverse. Diverse volte durante il processo mi sono chiesta se fosse la scelta giusta o se mi stessi sbagliando completamente. Molte volte sono stata tentata di rinunciare per restare vicino alla mia famiglia, ma ho continuato ad andare avanti nonostante dubbi e paure.
Ad oggi posso solo ringraziare la mia perseveranza e anche quel pizzico di coraggio, perché sento che questa esperienza mi sta cambiando ogni giorno di più. Sono molto più consapevole delle mie capacità, sto imparando una nuova lingua e sto ampliando il mio mondo. A chi dovrà o sta già affrontando questo percorso vorrei dire che è del tutto normale non essere convinti al 100%, avere paura di sbagliare e sentirsi sul punto di rinunciare. Il mio suggerimento è di credere sempre in voi stessi e di osare qualche volta: quando ripenso a ciò che ho fatto, provo un senso di orgoglio inspiegabile. Non tanto per il traguardo raggiunto, ma per essere riuscita ad affrontare tutte le paure e le ansie durante il percorso."
Come è stata la tua esperienza con Vitae Professionals?
"L’esperienza con Vitae Professionals è stata molto positiva. Sono stata seguita nei diversi step per ottenere l’abilitazione all’esercizio della mia professione, dalla preparazione al colloquio con l’ospedale fino al trasferimento definitivo.
Un ringraziamento speciale va a Eleonora Marinucci, che mi ha seguito e supportata durante l’intero processo. Ha sempre risposto alle mie domande con gentilezza e professionalità, rendendo il trasferimento molto più tranquillo."
L’esperienza di Luisa dimostra quanto trasferirsi all’estero possa essere un’occasione di crescita personale e professionale, anche quando comporta sfide e incertezze. Con il giusto supporto, la perseveranza e il coraggio di osare, ogni difficoltà può diventare un’opportunità. Bruxelles non è solo una città da scoprire, ma anche un ambiente in cui costruire nuove competenze, amicizie e ricordi indimenticabili.
Vorresti lavorare anche tu in Belgio? Scrivici per fissare un colloquio conoscitivo!